Direttamente dagli appartamenti di Manhattan ecco la nuova moda dello swapping! Una bella e originale idea per organizzare feste private all’insegna del fashion e del riciclo. Ma in cosa consiste esattamente uno SWAP party? E da dove partire per organizzare il vostro primo evento SWAP?
Organizzare uno SWAP Party è facile quanto elettrizzante.
Da dove partire? Semplice. Individuate almeno dieci amiche fashion-addicted, preparate qualche drink, un divano, un tavolo, diffondete l’idea di portare una valigia di abiti comprati per errore e mandate gli inviti per mail: non dubitate, la risposta sarà immediata e dopo poche ore il vostro primo Swap Party avrà inizio!
Ma cos’è esattamente un evento SWAP?
Partiamo dalla parola: “SWAP” vuol dire letteralmente “scambiare”. Lo SWAP party, infatti, è un genere di festa, in cui ognuno porta una serie di capi di abbigliamento che non indossa più, che ha comprato quando era più magra o per sbaglio, presa dall’irrefrenabile voglia del “lo voglio e subito”, che poi si conclude sempre nel “non lo indosserò mai”, a cui si aggiungono gli accessori ed i vestiti regalati dalla zia, che vi vede tanto belle, ma che poi non sa assolutamente niente del vostro gusto nel vestire.
L’idea della festa SWAP è di barattare i vostri abiti ed accessori con quelli delle vostre amiche invitate, con la massima soddisfazione di fare shopping a costo zero o almeno a quanto già avevate speso negli acquisti sbagliati, fatti in precedenza.
In questo modo otterrete anche il prezioso risultato di ricavare spazio nel vostro guardaroba, magari un po’ troppo inflazionato, e liberare posto nell’armadio in vista dei prossimi acquisti. Un’iniziativa che combacia perfettamente con lo spirito delle famose “pulizie di primavera”.
Durante il vostro party, i drink aiuteranno a scaldare l’atmosfera e tra una chiacchiera e l’altra, non sarà più un problema a giocare a Pretty Woman che esce dal camerino (nel vostro caso dalla porta del bagno, piuttosto che della camera), facendo la sfilata con un considerevole numero di cambi in programma.
Se doveste tornare a casa con la vostra solita valigia?
Beh, sarà comunque stato divertente travestirsi per gioco, indossando abiti dallo stile completamente diversi dal vostro, immaginando di essere entrata per un attimo nella filosofia estetica di una vostra amica.
Questo però, è molto raro che succeda perché, dato un certo numero di donne amiche, poste all’interno della stessa stanza, il risultato non cambia: si tenderà a privilegiare l’auto-convincimento, la voglia di piacersi e di sperimentare il proprio look, che ha come diretta conseguenza, il baratto facile.
Vogliamo paragonare lo SWAP party ad una sorta di emanazione del fenomeno vintage?
Pur avendo dei tratti comuni, non è detto che gli abiti che metterete a disposizione per essere scambiati con quelli delle vostre amiche debbano essere usati, pertanto si tratta sicuramente di due cose ben distinte.
Attenzione alle etichette!
Se dovessero essere ancora attaccate e con il prezzo ben in vista, state attente a non creare polemiche durante lo Swap, magari perché il vostro abito è costato di più e non accettate di scambiarlo con quello di un’amica di minor valore. Siete sempre tra amiche e non ad un’asta!
Lo Swapping è un’attività che ha anche un certo valore etico. Oltre infatti a incentivare la “decrescita domestica” (decluttering), con una gestione più consapevole degli spazi e degli oggetti nelle nostre casa, favorisce il riuso delle cose, attraverso una sana pratica del baratto. Qualcuno ha definito efficacemente lo swapping una forma di “edonismo sostenibile”.
Lo SWAP è una moda che ormai ha invaso anche il web e sono molti i siti internet in cui è possibile effettuare il baratto di abiti ed accessori tra gli utenti della community. In Italia è già da tempo attivo un bel social network dedicato alle swappers, lo Swap Club.
Ricordate che fare swapping potrebbe essere un modo nuovo di socializzare e magari allargare la cerchia degli invitati per il prossimo SWAP PARTY!